a cura di Manuela Rossini

Gli effetti psicosociali dell’emergenza

La scoperta del nuovo coronavirus, identificato per la prima volta in Cina nel dicembre 2019 e la sua rapida diffusione nel mondo ha obbligato l’intera popolazione a ripianificare le abitudini, gli stili di vita e la quotidianità. La rapidità di diffusione del virus ed i conseguenti effetti drammatici sulla salute psicologica delle persone hanno costretto le autorità a predisporre misure di sicurezza severe, volte a contrastare l’espansione del COVID-19. Recenti ricerche (Brooks S., et al., 2020) dimostrano che la separazione dai propri cari, la perdita della libertà, l’incertezza sullo stato di salute e la noia possono produrre effetti drammatici. Prove che testimoniano gli effetti negativi di un’emergenza sanitaria sulla salute psicologica delle persone, sono emerse a seguito di ricerche svolte durante le epidemie di SARS nel 2003 e di Ebola nel 2014 (DiGiovanni C. et al.2003; Rubin et al., 2014).

I fattori che sembrano avere un maggiore impatto psicologico sono:

  • La durata della quarantena
  • La perdita di potere economico
  • Lo stigma derivante dalla malattia
  • La mancanza di forniture essenziali

Gli studi effettuati rispetto all’impatto psicologico dello stato di emergenza che stiamo vivendo includono sintomi da stress post traumatico quali confusione e rabbia; in particolare le persone manifestano difficoltà nel controllo delle emozioni, irritabilità, rabbia improvvisa o confusione emotiva, depressione, ansia, insonnia, sensi di colpa per essere sopravvissuti (Cattivelli R., Usubini G.A., 2020)[1].

Fabrizio Starace, presidente della Società italiana di Epidemiologia psichiatrica (Siep) e membro di direzione dell’Associazione Luca Coscioni, ha stimato che l’attuale situazione di emergenza produrrà effetti psicologici negativi sul 50% degli italiani, in modo particolare sugli operatori sanitari che stanno pagando un tributo enorme in termini di vite stroncate e livelli di stress ai limiti della tollerabilità.

Starace sostiene che “in questo delicato periodo storico viene meno la cosa più importante: il darsi una mano e il sostenersi reciproco. L’impatto sulla salute psicologica colpisce tutta la popolazione, non abituata agli effetti che le costrizioni e le misure restrittive stanno avendo sulle persone, insieme alla continua esposizione a informazioni e notizie che colpiscono significativamente la parte emotiva. Questo ha un effetto deflagrante in ciascuno di noi destinato prima o poi a emergere, in particolare coinvolge chi già viveva un momento di fragilità, dovuto magari a una situazione instabile, che può degenerare in disturbi emotivi, manifestazioni di ansia e depressione”.  In questo momento storico, dunque, siamo sottoposti ad un carico di stress e di emozioni di portata straordinaria ed è importante sottolineare che queste ultime hanno un ruolo centrale nelle nostre vite, le loro funzioni sono molteplici:

  • Consentono di valutare l’ambiente circostante, organizzarne gli stimoli sulla base della rilevanza che essi ricoprono per noi;
  • Regolano lo stato di attivazione del nostro organismo, garantendo lo stato fisiologico maggiormente adeguato alla situazione che dobbiamo fronteggiare;
  • Preparano il nostro organismo a rispondere agli eventi che si verificano nel contesto in cui siamo inseriti;
  • Modellano il nostro comportamento futuro sulla base degli eventi passati;
  • Sono utili nelle interazioni con gli altri.

Definizione di stress

Per stress, invece, s’intende:

Una risposta aspecifica del nostro organismo di fronte ad uno stimolo esterno o interno che rappresenta una minaccia alla nostra sopravvivenza, oppure stimoli una risposta di adattamento tesa a ristabilire l’omeostasi (equilibrio) interna

Cattivelli R., Usubini G.A., 2020).

Gli Stressor sono quegli eventi di natura fisica o psicologica in grado di dare vita allo stress e un evento può definirsi stressante quando il soggetto lo giudica minaccioso e quando perdura nel tempo: si attiva una fase di resistenza che vede la persona di spendere le proprie energie fisiche e psichiche per fronteggiarlo. Se tale stress persiste, si attiva la fase di esaurimento e la persona inizia a manifestare dei segnali negativi causati da tale condizione: spossatezza fisica, tremori, tachicardia, pesantezza mentale, disagio psicologico, difficoltà di concentrazione, aumento di irritabilità, fino ad arrivare alle condizioni più gravi in cui la persona appare disorientata (Cattivelli R., Usubini G.A., 2020)[2]. L’emergenza coronavirus in quanto fonte di forte stress, sta mettendo alla prova la salute psicologica delle persone, impegnate nella gestione di una situazione inedita.

Come sostenere i lavoratori?

La fase 2 rappresenta una nuova sfida da sovrintendere: gradualmente dobbiamo ripartire con le principali attività lavorative e sociali e, contemporaneamente, convivere con il coronavirus. L’esperienza emotiva di questa fase potrebbe essere caratterizzata sia dall’euforia per la ripresa, sia dalla paura legata alle possibilità di una nuova ondata di contagio di coronavirus. Per tali ragioni, PEOPLEwellBe propone SPORTELLO BENESSERE con l’obiettivo di sostenere i lavoratori nel corso dell’attuale emergenza. Si tratta di uno spazio dedicato a fornire supporto psicologico ai lavoratori che stanno affrontando delle difficoltà, tra cui la gestione dell’impatto psicologico dell’emergenza coronavirus.

L’esperienza e la competenza che contraddistinguono PEOPLEwellBe in ambito psicologico sono dedicate per affiancare le aziende impegnate ad affrontare l’oggi e a ripartire domani. E tu, sei interessato a usufruire di strumenti online per il supporto dei tuoi lavoratori?

RIFERIMENTI:

[1] https://www.epicentro.iss.it/stress/

[2] https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-gestione-stress

Categorie: stress