di Alessandro Del Torto in collaborazione con Stella Bonato

La
tutela della salute della persona all’interno di un contesto lavorativo è un concetto che sta guadagnando sempre più importanza e viene tenuto in considerazione in misura maggiore rispetto al secolo scorso. Se in passato, infatti, si dava maggiormente importanza alla produzione e al guadagno dell’azienda senza considerare troppo le condizioni lavorative dei dipendenti, ora il benessere dei lavoratori viene considerato tanto importate quanto il fatturato aziendale.

Ma da cosa dipende il benessere dei dipendenti?

Sicuramente la domanda è molto ampia e complessa, tuttavia uno dei fattori cruciali che permette ai dipendenti di acquisire un buon livello di benessere è la cultura organizzativa dell’azienda.

Con cultura organizzativa si fa riferimento a un sistema di valori, convinzioni, principi, idee, modi di pensare, opinioni e conoscenze impliciti, assunti e condivisi (dai membri di un’organizzazione) che determinano il modo in cui il gruppo percepisce, valuta e affronta l’ambiente(Schein, 1999).

I tre livelli della cultura organizzativa
Secondo Schein, la cultura organizzativa è composta da tre elementi principali:

  • Gli artefatti: sono gli elementi più superficiali e più semplici da osservare e da modificare. Si fa riferimento alle strutture organizzative, all’abbigliamento, all’architettura e agli uffici aziendali
  • I valori: sono i principi che orientano il comportamento delle persone e del gruppo. Riguardano il maggior livello di consapevolezza. Essi includono il rispetto per i colleghi, la cooperazione e il confronto
  • Gli assunti di base: sono elementi non consapevoli, che vengono dati per scontato e difficili da modificare. Fanno riferimento alle convinzioni di base, ai valori che non sono discutibili e ai pensieri dei membri dell’azienda

Se questi elementi dovessero essere analizzati dettagliatamente potrebbero emergere molti punti di forza o di debolezza all’interno di un’azienda. Essere consapevoli della cultura organizzativa ed impegnarsi per migliorarla è fondamentale per contribuire al benessere dei dipendenti e al successo dell’azienda.

Analizziamo alcune situazioni per capire quanto alcuni elementi della cultura organizzativa possano creare problematiche significative:

  • “Lavoro tutto il giorno al computer, tuttavia è molto lento. Durante la mia giornata lavorativa perdo molto tempo per questo motivo”.
    Ipotizziamo che questo problema riguardi molti dipendenti dell’azienda: quali possono essere le conseguenze?
    In questo caso l’elemento problematico fa riferimento agli artefatti. Sicuramente la produttività dell’azienda stessa diminuisce, in quanto le attività svolte sono inferiori rispetto ad avere un computer più veloce nell’elaborazione dei dati, ma non solo: il dipendente potrebbe annoiarsi di tale situazione, potrebbe calare il livello di benessere psicologico e potrebbe ridurre la propria performance lavorativa, in maniera più o meno consapevole.
  • “I miei compiti al lavoro sono poco chiari. Quando ho dei dubbi chiedo al mio responsabile ma non ottengo risposte che soddisfino i miei dubbi”
    Tra i vari elementi della cultura organizzativa, in questo caso l’elemento coinvolto è quello dei valori. Questo è probabilmente un caso in cui la chiarezza degli obiettivi è assente, il livello di comunicazione e cooperazione è basso. La conseguenza è che il dipendente si trova confuso, in dubbio sulle proprie mansioni, la performance diminuisce e lo stress del dipendente aumenta.
  • “Il mio compito è quello di controllare che la merce non abbia difetti. Tuttavia, quando segnalo dei difetti, questi non vengono presi in considerazione. Questo accade perché l’azienda vende ugualmente, quindi il costo di sistemare il prodotto è maggiore rispetto alla vendita del prodotto stesso, anche se il prodotto che viene venduto non è in perfette condizioni”.
    Questo potrebbe essere un problema che coinvolge gli artefatti della azienda. In questo caso il dipendente può sentirsi frustrato per il fatto che non viene ascoltato, inoltre non dando importanza ai problemi che riporta, potrà sentirsi anche inutile nel lavoro che svolge. Tutto ciò aggrava la sua situazione lavorativa e il proprio benessere psicologico: sentirsi inutile, in casi estremi, può portare a sintomatologie depressive.

Le caratteristiche della cultura organizzativa
Una buona cultura organizzativa ha determinate caratteristiche: è presente un buon livello di comunicazione e cooperazione tra i dipendenti, inoltre l’immagine dell’azienda è positiva (sia per i membri che lavorano all’interno dell’azienda, sia per coloro che non ne fanno parte). Di conseguenza l’azienda influenza positivamente il processo di selezione del personale, permettendosi anche di differenziarsi dalla concorrenza. Attraverso un buon livello di cultura aziendale si sviluppa un clima aziendale positivo, collaborativo e dinamico che favorisce il benessere di ogni lavoratore e il benessere organizzativo.

Conoscere la cultura organizzativa
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